Ho ascoltato la vocalist E.laine nella performance finale del corso di Barbara Hannigan dell’Institute for Living Voice, alla Fondazione Cini di Venezia, il 12 ottobre 2010.
Il concerto al Teatro Fondamenta Nuove di Venezia del 12 dicembre è la realizzazione finale del lavoro di sperimentazione con David Toop, condotto grazie anche ad una residenza offerta dalla Fondazione Buziol.
E.laine ha caratteristiche vocali straordinarie, sia nell’estensione che nel controllo delle diverse emissioni vocali, dal sussurrato, al rantolo, al canto. Nello spettacolo veneziano, dopo un primo brano solo vocale “Voices” (contrappuntato da un sapiente gioco di luci sul palcoscenico), ho assistito anche al progetto del compositore David Toop “Of Leonardo da Vinci: Quills/a Black Giant/Deluge”: una lunga pièce per voce, movimento, elettronica e proiezione video. A prevalere nettamente è l’uso della voce, sempre spinta verso il rantolo, perché l’elettronica di David Toop viene usata perlopiù come atmosfera e accompagnamento. Il video di Barry Lewis, costruito perlopiù con immagini naturali o tratte da ricerche biologiche, sembra poco collegato al contesto, almeno alle parole comprensibili (e ai gesti molto misurati) di E.laine, che sembrano evocare mondi misteriosi, lontananze ancestrali e rimozioni psicologiche. In questo brano l’estrema lentezza dell’accadere degli eventi ha generato un inevitabile senso di pesantezza, anche per la monotona scansione ritmica e formale disegnata dal compositore. Indiscutibilmente E.laine si impone al pubblico per il proprio virtuosismo vocale e per la naturale forza comunicativa dei suoi gesti. In fin dei conti la serata si riscatta più per l’interprete che per gli autori.